Inquadramento territoriale (Stralcio CTR Regionale, Mappa Catastale, Aerofotogrammetrico, Strumento Urbanistico Comunale vigente, Stralci Piani sovra comunali).
Planimetria generale dell’area in scala adeguata riportante nell’area circostante l’insediamento per un raggio di 500 metri: presenza di ricettori sensibili (costruzioni limitrofe e loro altezze, in particolare civili abitazioni, ospedali, scuole, case di riposo, etc); strade e ditte confinanti.
Planimetria di Impianto in scala adeguata riportante le seguenti indicazioni:
- layout Impiantistico
- aree da destinare alle attività di Gestione dei Rifiuti, (All’interno delle singole aree di stoccaggio dovranno essere indicati i rispettivi codici EER dei rifiuti e le relative operazioni di gestione. La stessa planimetria dovrà riportare le eventuali aree di trattamento suddivise secondo le linee produttive sopra individuate.)
- viabilità Interna
- punti di emissione in atmosfera con relative coordinate geografiche
- punti di scarichi idrici con relative coordinate geografiche
- piezometri con relative coordinate geografiche.
Piante, sezioni e prospetti stato di fatto e stato di progetto (descrizione delle attività a cui sono destinate le diverse aree di impianto).
Sezioni longitudinali e trasversali dell’area, atte ad illustrare tutti i profili significativi dell’intervento anche in relazione al terreno, alle strade ed agli edifici circostanti ante e post- operam, riportanti le quote altimetriche relative sia al piano di campagna originario sia alla sistemazione del terreno dopo la realizzazione dell’intervento, in scala non inferiore a 1:200.
Documentazione fotografica dell’area di intervento, riportante i punti di ripresa fotografica (almeno n. 4 foto ai vertici del sito
Relazione Tecnica di Progetto:
- descrizione delle opere da realizzare, con particolare riferimento alla pavimentazione delle aree di stoccaggio, dei bacini di contenimento e delle aree di transito e di manovra dell’impianto
- la descrizione dell’inquadramento territoriale, in particolare:
- vincoli ambientali e di interesse storico, artistico ed archeologico esistenti
- strumenti urbanistici vigenti e relative Norme Tecniche d’Attuazione (NTA)
- la localizzazione territoriale dell’impianto, in particolare:
- accessibilità stradale, distanze dalle infrastrutture viarie, ferroviarie, portuali ed aeroportuali; viabilità primaria esistente o da realizzare in relazione ai flussi di traffico presenti ed indotti dall’attività richiesta
- analisi del tessuto industriale e civile nell’ambito dell’area vasta con evidenza dei ricettori sensibili esistenti
- analisi dimensionale (Calcolo della capacità nominale impiantistica e quella effettiva per la quale si chiede l’autorizzazione)
- informazioni relative all’ubicazione dell’impianto, alla viabilità circostante ed alla superficie interessata, nonché alla destinazione d’uso dell’area con riferimento allo Strumento Urbanistico vigente e alle relative Norme Tecniche d’Attuazione (NTA) specificando altresì se il progetto richiede o meno variante al medesimo strumento urbanistico.
- informazioni circa le risorse utilizzate comprese acqua ed energie (fonte di approvvigionamento idrico diversa dall'acquedotto pubblico).
- indicazione delle eventuali opere di mitigazione ambientale.
Relazione Tecnica Gestionale dell’impianto riportante almeno i seguenti punti:
- la descrizione, anche in forma tabellare, dei singoli processi di trattamento che si intendono effettuare presso l’impianto con riferimento agli allegati B) e C) alla parte quarta del decreto legislativo 152/06, nonché i macchinari ed attrezzature che si intendono utilizzare a tal fine, con le relative potenzialità e schede tecniche.
Per ogni processo di trattamento dovranno essere individuate:
- schema di flusso del ciclo produttivo, ((entrata del rifiuto, invio alle zone di stoccaggio per l’avvio alle successive operazioni di trattamento, attività di trattamento, invio a successivo recupero o smaltimento etc.)
- bilancio di massa
- le tipologie di rifiuto da trattare e l’indicazione dei processi che li hanno prodotti
- le modalità di accettazione, verifica e conferimento dei rifiuti
- la descrizione della procedura di classificazione dei rifiuti che dovrà avvenire ai sensi delle linee guida del Sistema Nazionale Protezione Ambiente (SNPA) 24/2020 e ss.mm.ii.
- le quantità trattate giornalmente
- Tipo di materiali in uscita dal processo e le destinazioni successive
- la descrizione del sistema di pesatura dei rifiuti all’ingresso ed all’uscita dall’impianto
- le modalità di stoccaggio (D15 ed R13), riportando:
- descrizione delle aree da adibire agli stoccaggi con particolare riferimento alle caratteristiche di impermeabilizzazione e di contenimento. Le aree dovranno essere distinte per tipologie di rifiuto e per attività di gestione
- descrizione delle procedure per lo stoccaggio (in mucchio, in contenitori, in big bag, etc.), con verifica dei limiti quantitativi previsti dal Piano gestione rifiuti
- definizione delle caratteristiche tecniche delle dimensioni e del numero degli eventuali contenitori utilizzati
- le modalità di ripristino e messa in sicurezza del sito in caso di evento incidentale o di dismissione dell’impianto.
Relazioni Tecniche Specialistiche:
- relazione paesaggistica
- relazione di coerenza con il Piano Regionale Gestione Rifiuti (Speciali e/o Urbani)
- relazione previsionale di impatto acustico a firma di tecnico competente in acustica ambientale
- studio previsionale di impatto odorigeno
- relazione sulle emissioni in atmosfera (con particolare riferimento al dimensionamento e caratteristiche principali dei presidi e degli impianti di convogliamento e abbattimento atti a contenere le stesse emissioni nei limiti stabiliti dalla normativa vigente)
- relazione geologica e sismica
- relazione idrologica e idrogeologica
- relazione campi elettromagnetici
- relazione tecnica gestione acquee meteoriche 1^ e 2^ Pioggia e relativi dimensionamenti idraulici, la relazione dovrà contenere le seguenti informazioni: descrizione delle caratteristiche tecniche e dimensionali e dei criteri di dimensionamento del sistema di raccolta e di smaltimento delle acque reflue e meteoriche e relativo punto di scarico.
- Nel caso di scarichi industriali saranno descritti i processi da cui derivano i reflui. Nel caso di richiesta di EER con finale XX. YY. 99 il rifiuto dovrà essere identificato con una dettagliata descrizione merceologica e dell’attività che lo ha prodotto;
- piano di Utilizzazione Agronomica (ove previsto)
- relazione con l’individuazione delle eventuali materie prime utilizzate e/o dei prodotti ausiliari, quali additivi, reagenti, combustibili ecc…, specificando modalità di rifornimento, di stoccaggio e di utilizzo degli stessi ed indicando i quantitativi annui e di stoccaggio massimi previsti.
Cronoprogramma di realizzazione degli interventi.
Business Plan comprensivo del Piano Economico-Finanziario.
Piano/Dichiarazione di utilizzo delle Terre e Rocce da scavo.
Piano dei controlli ambientali, riportante le seguenti informazioni:
- monitoraggio ambientale
- parametri di processo
- inquinanti
- autocontrolli.
Piano di sorveglianza e controllo (decreto legislativo n. 81/2008).
Documento di Valutazione Rischi - DVR (decreto legislativo n. 81/2008).
Piano Emergenza Interno (decreto Legge n. 113/2018).
Piano di dismissione/ripristino ambientale.
Elenco e specifiche tecniche dei macchinari.
Elenco del personale addetto o da adibire all’esercizio di gestione dell’impianto con indicazione delle qualifiche professionali.
Certificazioni:
- certificazione finanziaria (Lettera di referenza bancaria ai sensi del decreto legislativo n. 385/1993)
- eventuali certificazioni già in possesso della proponente (ISO9001:2015, ISO 14001:2015, EMAS)
- marcatura CE di tutti gli impianti e le attrezzature.